Decreto Lavoro: le novità approvate dall’1 maggio per le imprese e i lavoratori
Agevolazioni per l’assunzione di beneficiari del nuovo assegno per l’inclusione e di giovani lavoratori, taglio del cuneo fiscale con 4 punti aggiuntivi e una nuova dotazione finanziaria per chi si forma. Queste sono alcune tra le principali novità del Decreto Lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri l’1 maggio 2023. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, della sicurezza e della formazione, in attesa di ulteriori aggiornamenti
- da gennaio 2024, il Reddito di cittadinanza lascerà il posto all’Assegno di inclusione, dedicato a nuclei con disabili, minori e over 60;
- ai datori di lavoro che assumo a tempo indeterminato (incluso l’apprendistato) i beneficiari del nuovo Assegno di inclusione verrà riconosciuto l’esonero contributivo del 100%, fino a 8.000€ l’anno, per 12 mesi. L’esonero si eleva a 24 mesi in caso di trasformazione di contrato a termine. Per assunzioni con contratti a tempo determinato o stagione lo sgravio è riconosciuto al 50% fino a un massimo di 4.000€;
- dall’1 giugno fino a fine 2023, è previsto un ulteriore incentivo per le nuove assunzioni di giovani con meno di 30 anni (Neet) e con politiche attive (come Iniziativa Occupazione Giovani – Programma GOL) pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi. Questo incentivo, inoltre, è cumulabile con altri incentivi e, in caso di cumulo, l’incentivo Neet è riconosciuto nella misura del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per ogni lavoratore assunto;
- dall’1 settembre sarà disponibile il nuovo Strumento di attivazione per chi non ha i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione e permetterà di partecipare a progetti formativi e di accompagnamento al lavoro. In caso di partecipazione a programmi formativi e a progetti utili alla collettività, per tutta la durata del progetto (fino a un massimo di 12 mesi) sarà riconosciuto un beneficio economico mensile di 350€;
- per la sicurezza sul lavoro la novità riguarderà la condivisione dei dati tra enti pubblici e privati e Ispettorato nazionale del lavoro, al fine di orientare l’azione ispettiva nei confronti delle imprese con fattori di rischio, lavoro irregolare e/o omissione contributiva;
- infine, nella bozza, viene nominato il Fondo Nuove Competenze che, per il periodo 2021-2027, viene incrementato delle risorse proveniente da Piano nazionale giovani, donne, lavoro. Anche queste nuove risorse serviranno a favorire l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica. Ancora da quantificare il nuovo valore economico.